…è un’alimentazione sana: i prodotti biologici infatti sono quelli che, “dal campo alla tavola”, non vengono mai a contatto con pesticidi e additivi chimici nocivi all’uomo e all’ambiente e, grazie al metodo totalmente naturale con il quale vengono coltivati e trasformati, mantengono inalterato l’equilibrio tra sali minerali, vitamine e proteine che sono per noi gli elementi nutrizionali essenziali.

…è un’alimentazione sicura visti i  periodici controlli ai quali i prodotti sono sottoposti, in ogni fase della loro produzione, dagli organismi di controllo riconosciuti ed incaricati della loro certificazione.

Un’ alimentazione basata su cibi biologici quindi non solo nutre meglio ma ci protegge da pericolose carenze nutrizionali dando un valido aiuto al nostro sistema immunitario: i prodotti ottenuti con l’agricoltura convenzionale  risultano infatti impoveriti dall’impiego dei concimi azotati (che determinano la diminuzione del valore biologico delle proteine), dei concimi potassici (che abbassano il magnesio e i minerali) e dei concimi fosfatici che danno una minore quantità di vitamine.

Nei prodotti biologici non sono ammessi conservanti e coloranti ma soltanto additivi di sicura origine naturale.

Per la Normativa Europea, inoltre, i cibi bio non possono contenere organismi geneticamente modificati!

Analisi effettuate su alimenti di coltivazione biologica hanno evidenziato valori di sostanza secca, vitamine e minerali superiori rispetto a prodotti consueti di coltivazione chimica (quella convenzionale): la ricchezza dei prodotti ottenuti con coltivazione biologica rispetto a quelli tradizionali è, nei dati nutrizionali, evidenziata nella tabella seguente:

+26/26%     sostanza secca
+18%     proteine
+28%     acido ascorbico
+19%     zuccheri totali
+13/18%     potassio
+10/56%     calcio
+06/13%     fosforo
+29/77%     ferro
+49%     magnesio
+35%     aminoacidi essenziali
-69/97%     nitrati

(fonti : Shuphan – Istituto di Ricerca Qualità dei Prodotti Vegetali, Heisenheim, Germania, Lairon et al. – INSERM Marsiglia, Francia)

Ma non parliamo solo di salute e rispetto dell’ ambiente! Il cibo biologico ha anche il sapore di un tempo e inoltre migliore perchè rispetta la stagionalità: non si possono paragonare infatti gusto e sapore di frutti o verdure colti e mangiati nel periodo della loro naturale crescita con gusto e sapore di prodotti ottenuti in serra…

Con il biologico poi l’ambiente ringrazia perchè una minore quantità di sostanze chimiche riversate nell’ambiente indica acqua più pulita e non contaminata dai residui delle coltivazioni, terra vitale e produttiva e rispetto della vita e della biodiversità di animali e piante.

L’alimentazione svolge un ruolo fondamentale nel mantenimento dello stato di salute e, ad oggi, sono in corso innumerevoli lavori di ricerca che mettono in relazione le caratteristiche nutrizionali di alcuni alimenti con la prevenzione e la terapia di numerose patologie. Chi mangia sano gode di buona salute, prevenendo tutte le malattie legate sia a cattive abitudini alimentari che all’uso di alimenti non salubri. Il cibo, insieme all’acqua e all’aria è una delle variabili che influenzano in modo determinante il delicato equilibrio del nostro organismo.

Infatti, gli studi epidemiologici mostrano quanto le abitudini alimentari incidano sulla comparsa di numerose patologie degenerative, come i tumori e le malattie cardiocircolatorie.

Il nostro corpo è costituito da miliardi di cellule, che ogni giorno per autosostenersi e compiere le loro funzioni hanno bisogno di nutrienti indispensabili, che devono ricavare dagli alimenti.

In assenza o in carenza di tali nutrienti, il nostro organismo assolve con difficoltà alle sue molteplici funzioni, fino a che il suo precario equilibrio si altera, ed una cattiva abitudine alimentare può sfociare in malattia.

L’informazione nutrizionale è la base per compiere scelte alimentari consapevoli ed adeguate a mantenere il nostro stato di salute.

L’ alimento insalubre è un alimento che, invece di preservare la salute del consumatore, presenta un danno per lo stesso.

Il danno può essere di due tipi:

1 Acuto: come per esempio una tossinfezione alimentare.

2 Cronico: dovuto alla presenza di sostanze dannose per l’organismo che, essendo in piccole dosi, non hanno effetto immediato ma si accumulano nei diversi organi causando a lungo andare vere e proprie patologie.

Fino ad oggi ci siamo preoccupati molto del danno di tipo acuto, specialmente nella realtà odierna della ristorazione di comunità, dove un inquinante alimentare assume grandi dimensioni e quindi fa notizia, non tanto per la gravità della patologia che genera, quanto per il numero delle persone coinvolte.

Il danno cronico è dato da ortaggi o frutta, provenienti da coltivazioni convenzionali che contengono residui di fitofarmaci e da alimenti trasformati che contengono conservanti: tutte queste sostanze vengono così inserite nella filiera delle produzioni alimentari, fino a che le loro concentrazioni si sommano innescando fenomeni di sinergia negativi per la salute del consumatore.

La stessa preparazione casalinga può, in alcuni casi, arrecare danni alla salute; danni non quantizzabili, ma reali.

Si può affermare che una sostanza è innocua solo perchè non si riesce a valutare l’entità e la qualità del danno da essa provocato?

Come è possibile provare una corrispondenza diretta tra l’assunzione di cibo con residui di fitofarmaci e l’insorgenza di un tumore che può avere una latenza di anni?

Un prodotto agroalimentare può diventare insalubre semplicemente perchè è stato esposto per diverse ore in una cassetta lungo una strada molto trafficata.

Non è sufficiente quindi solo l’attenzione ed il controllo a livello di produzione, ma anche la valutazione delle modalità di conservazione ed esposizione al pubblico.

 

 

Intervista ad un Produttore Biologico
Aldo: premiato dalle Associazioni di Categoria come Artigiano Radioso
Autore Paolo Zuccolo Arrigoni
Categoria Alimentazione Biologica

Aldo: Ci siamo conosciuti per caso, lui voleva una consulenza io ero lì di passaggio.
Timido, magro da fare impressione, capelli corti ed un po’ scomposti camice simili a quelle di Elton Jhon classe 1982; ora è un amico, di quelli che ne senti la necessità quando ne hai Bisogno, quello con la B maiuscola, uno di quelli che aiuta, consiglia pazientemente e sorregge. Uno di quelli che chiunque vorrebbe avere. Un ragazzo che appena può frequenta dei corsi legati al cibo, in tutti i suoi aspetti poliedrici (produzione, imballo, trasporti, borsa merci, abbinamenti) viene poi premiato dalle Associazioni di categoria come Artigiano Radioso. Appena ha del tempo libero si infila le scarpe da ginnastica e va a correre, anche questo viene fatto in maniera professionale.
Ora lo voglio intervistare perché le sue tante parole frammentate in tanti momenti sono state molto formative ed informative.

D) Buongiorno, quando e perché ha iniziato ad avvicinarsi al mondo del biologico?
R) Dopo tanto tempo mi vergogno quasi a dire come ho iniziato però la verità è che iniziai a 18 anni solo perché mio cugino che coltivava e produceva prodotti biologici fra cui farina, segale, Grano tenero, Grano saraceno mi ha proposto di fare qualcosa di accessorio a lui e di lì a breve ruppì il mio salvadanaio per comprare un Mulino, il mulino nel quale oggi lavoro insieme a mia sorella, mio padre ed alcuni collaboratori che vengono chiamati Just In Time.
D) Oggi, otto anni dopo cosa può dire?
R) Beh, dopo anni dopo posso dire di aver visto molto nel mondo del biologico ed obbligatoriamente nel mondo del convenzionale. Credo di poter affermare che il futuro sia legato al settore del Biologico e questa mia impressione la faccio viaggiare su due differenti approcci d’analisi:
Il primo: l’etica; il mercato del biologico obbliga delle restrizioni fin dal primo anello della catena, quindi il campo di grano, puoi produrre solo un certo quantitativo non oltre questo è già uno sbarramento nei confronti di coloro che credono di fare business in questo settore.
Il secondo: ritengo che l’alimentazione Biologica obblighi l’ultimo anello della catena, quindi il consumatore a spendere un pochino di più. Spendere uguale al convenzionale, mangiare meno, ma mangiare meglio, potremmo dire che oggi nel mondo si muore di troppo cibo, non per la carenza, possiamo tristemente vedere cosa c’è a fine giornata in una pizzeria o ristorante di cibo buttato via e questo è molto grave. Queste affermazioni, purtroppo, le possiamo anche affiancare a dei grafici fatti da Istituto di ricerca di settore.
D) Lei che produce un pochino e trasforma, nella filiera del Biologico dove si colloca?
R) Consumatore, io sono prima di tutto un consumatore. Faccio solo la spesa nei locali biologici, cerco alcuni prodotti di mio interesse, studio le etichette dei prodotti non mi limito a leggerle; pensiamo inoltre che io vendo e quindi voglio capire cosa chiede il mio cliente..
D) Cosa dice la Sua famiglia del lavoro che Lei svolge?
R) Parlano i risultati e non lo dico solo da punto di vista dello stipendio a fine mese; mi riferisco propriamente all’ambiente che mi circonda, alle persone con cui lavoro, al tipo di lavoro che abbiamo impostato qui al Mulino. Intendo dire che le Aziende sono fatte da persone, bene, se queste persone lavorano serene, hanno il tempo di leggere le schede tecniche per aiutare il cliente, di scambiare una parola lavorano quindi con il sorriso sulle labbra e possono di più; mentre se le Aziende sono fatte da persone avide e pedanti le aziende sono negative sotto tutti i punti di vista.
D) Oggi, se Lei avesse un figlio di 13 anni, lo manderebbe a fare il liceo scientifico o l’Istituto Agrario?
R) Io lo manderei all’Istituto Agrario oppure alla Scuola Alberghiera; credo che un percorso di quel genere lo potrebbe portare ad approfondire in maniera più completa il lavoro che poi potremmo portare avanti insieme. Inoltre non conosco le altre scuole per cui mi risulta difficile un serio raffronto.
D) Lei, pochi giorni fa, ci ha inviato un Suo libro, perché l’ha scritto?
R) Il mio volume, è nato per caso. Abbiamo alcuni collaboratori, allora viste le continue domande che mi ponevano sui prodotti ho iniziato a fare delle schede tecniche. Di lì in poi le schede sono aumentate sempre di più mettendo dei prodotti correlati, alla fine ho scritto un libro e spero possiate farne una recensione al più presto.

 

Fonti:

http://www.archibio.com

http://www.biologicadelmediterraneo.it

http://www.ecquologia.it


 

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