L’alcol etilico si ottiene dalla fermentazione di succhi zuccherini succo d’uva, succo di mele, succo di barbabietola, succo di prugne, ecc, e dalla successiva distillazione.
In pratica si prende x esempio l’uva; si pigia ed il mosto che si ottiene viene lasciato in un serbatoio a riposare…..dopo un po si sviluppano i lieviti (saccaromices cerevisiae) che si nutre dello zucchero contenuto nel succo d’uva e lo trasforma in alcol etilico. al termine della fermentazione ottengo il vino con una quantità di alcool di 12%Vol.



Alcol nel serbatoio.

Se da questo vino voglio ricavare l’alcool etilico di 95°, ossia quello che si vende x fare i liquori……basta prendere il nostro vino e sottoporlo a DISTILLAZIONE con l’impiego di un distillatore. Il distillatore è un apparecchio che riesce a separare l’alcool dal vino…..ottenendo alla fine un alcool limpido e trasparente di 95° e di una densità di 780grammi/litro.

In Brasile questa tecnologia viene usata dagli anni ‘70. All’epoca però il prezzo del petrolio crollò e si perse interesse per altri carburanti.
Oggi usare alcool è nuovamente conveniente: costa la metà! E quindi in Brasile, e non solo, sono tornati i distributori di alcool. La differenza è che i brasiliani si sono fatti furbi e ora preferiscono un auto che possa andare con entrambi i carburanti in modo da usare quello più conveniente. Quando il prezzo del greggio sale sopra i 35 dollari a barile (in questo periodo ne costa più di 60) diventa più costoso dell’alcool.
A questo punto vi state immaginando auto modificate con qualche impianto un po’ come avviene da noi con il GPL. Fino a qualche tempo fa era così, ma oggi le cose sono cambiate. I grandi produttori di auto commercializzano motori con tecnologia FLEX FUEL. Questa tecnologia permette di funzionare con una grande varietà di combustibili, compreso l’alcool. La nostra FIAT vende in Brasile una vasta gamma di auto flex come la Stilo, Palio ecc. Lo stesso fanno gli altri produttori come la Volkswagen o la Renault.

Le fabbriche in Brasile che producevano zucchero oggi producono anche carburante, con gli scarti producono energia e con gli scarti degli scarti fertilizzante. Mai sentito parlare di sostenibilità?
Aggiungiamo il fatto che usare alcool produce meno inquinamento, le piantagioni assorbono CO2 e possiamo veramente apprezzarne i vantaggi.

Noi che facciamo? Buttiamo le eccedenze di barbabietole nelle discariche e poniamo dazi alle importazioni dal Brasile.

Non tutto è oro quel che luccica, è necessario porre attenzione ai problemi che derivano dalla coltivazione massiva di canna da zucchero provenienti dallo sfruttamento minorile e possibili danni ambientali. Vale la pena comunque affrontare il discorso.

L’alcool in genere si ottiene distillando i sottoprodotti della fermentazione del vino, della Birra e gli scarti dellla lavorazione industriale delle BARBABIETOLE DA ZUCCHERO.
Anche dalle patate e dal mais, per idrolisi enzimatica, seguita da fermentazione con lieviti saccaromyces cereviasiae (lievito di Birra) e successiva distillazione, si ottiene l’alcool.

In alcune nazioni addirittura ricavono soluzioni zuccherine mediante l’idrolisi chimica della cellulosa del legname (dagli alberi) e poi sottoposti a fermentazione per ottenere una soluzione al 20% di alcol e successiva distillazione.

Importante!!!! Poichè l’alcool etilico x uso alimentare è tassato con l’accisa (8 euro al litro), per vendere l’alcol come disinfettante, per la pulizia delle case o come agente infiammante, questo alcool viene denaturato con il denaturante dello stato “la digitonina” che colora di rosa l’alcool è lo rende non idoneo al consumo umano.

Visitate anche il sito http://www.bertinotti.org

 


 

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