GPL, Gas di Petrolio Liquefatto (indicato anche come Gas Propano Liquido, il propano è il componente principale) è una miscela ovvero un insieme di diversi idrocarburi paraffinici, o alcani, a basso peso molecolare.

 

Caratteristiche.

Il nome deriva dal fatto che i componenti sono in forma gassosa a temperatura ambiente ed a pressione atmosferica, ma vengono liquefatti a pressione secondo una logica di economizzazione del loro trasporto. Il vantaggio che si ottiene è di aumentare la densità del gas di circa 250 volte, riducendo così l’ingombro a parità di massa (e quindi di energia producibile): questa logica rende possibile l’utilizzo di contenitori a pressione di dimensioni tutto sommato limitate. Per dare un esempio, una bombola da 40 dm3 di metano contiene circa 6 kg di gas, compresso a oltre 20 MPa (200 bar); una bombola di pari volume di GPL ne contiene circa 20; di conseguenza l’energia fornibile è circa 3 volte superiore.

 

Composizione chimica.

La composizione del GPL non è definita esattamente, e le specifiche di fornitura hanno dei margini per quanto riguarda la composizione e la densità stessa, per il propano commerciale è compresa tra i 505 e i 530 kg/m3 con un potere calorifico che non deve essere inferiore a 10950 kcal/kg (o 45,8 MJ/kg), con un contenuto di zolfo massimo di 50 ppm.
I componenti sono comunque compresi tra C3 e C4, con una limitata presenza di pentano in tracce (solo nei GPL provenienti da raffineria). I componenti sono quindi scelti tra butano, propano e pentano, essendo il propano il componente principale.

Data l’elevatissima purezza degli alcani impiegati, che derivano normalmente da processi di cracking catalitico e successive distillazioni, il GPL brucia integralmente producendo (se l’ossigenazione è sufficiente) CO2, H2O e NOx, lasciando pochissime scorie, analogamente agli alcani più leggeri, quali il metano.

 

Utilizzi.
Le familiari bombole di gas, in questo caso in un campeggio

Il GPL quindi, per tutte le caratteristiche descritte, si presta molto bene ad utilizzi di piccola e media combustione, quali l’uso di cucina o del riscaldamento in cui rappresenta l’unica alternativa valida al metano, infatti lo si riesce a distribuire tramite reti canalizzate in cui società fornitrici dello stesso, riempiono i serbatoi installati a monte dell’impianto (detti comunemente satelliti) tramite autobotti e gestiscono i consumi pro-capite con l’applicazione di misuratori volumetrici (contatori). Altro uso è nella trazione individuale come l’automobile (in rari casi anche su scooter 4T di piccola cilindrata) in cui, nei motori a ciclo Otto è l’alternativa più valida alla benzina, avendo potere calorifico maggiore del metano a parità di peso caricato (anche se il metano inquina meno), senza i problemi di corrosione che sono dati da metanolo ed etanolo.

Per queste sue proprietà, il GPL ha assunto una rilevante valenza economica con moltissimi addetti impiegati nelle fasi a valle della raffinazione – imbottigliamento, distribuzione, produzione di serbatoi e valvole.

 

Odore caratteristico.

Il GPL è in origine inodore, ma viene odorizzato con etantiolo in modo da poter avvertire eventuali perdite anche senza strumentazione (Standard internazionale EN 589; Legge 6 dicembre 1971 n. 1083 – D.M. 7 giugno 1973 – Norma UNI-CIG 7133 edizione dicembre 1994).

 

Sicurezza.

Il GPL, una volta ridivenuto gas, ha una densità superiore a quella dell’aria e ciò gli impedisce di diffondersi nell’atmosfera; in caso di fuoriuscite accidentali tende quindi a concentrarsi ristagnando al suolo e nelle cavità, causando situazioni molto pericolose, a rischio di esplosione. Per questo, storicamente, agli autoveicoli con bombole di GPL era vietato il parcheggio sotterraneo o al chiuso (nelle navi, per esempio).

Il 29 giugno 2009 un treno merci che trasportava GPL è deragliato presso la stazione di Viareggio; solo il fasciame di un carro bombola si è rotto, in quanto trafitto da un picchetto di segnalazione, e il GPL è fuoriuscito, concentrandosi in forma di gas intorno al punto di uscita e in seguito esplodendo. 18 persone sono morte e circa 50 hanno riportato ferite.

 

Normative.

A seconda del tipo d’impianto utilizzato per auto-trazione e della normativa a cui risponde il veicolo ha determinati vincoli d’utilizzo:

* Parcheggio: gli impianti GPL successivi al 2002 (che rispondono alla normativa ECE/ONU 67/01) possono parcheggiare fino al primo piano interrato delle autorimesse, anche se comunicante con un altro piano sottostante, mentre per quanto riguarda gli impianti GPL non dotati di sistema di sicurezza conforme al R. 67/01 (quindi che non hanno sulla carta di circolazione la dicitura “IMPIANTO DOTATO DI SISTEMI DI SICUREZZA ECE/ONU 67.01”), continuano a poter sostare nelle autorimesse soltanto nei piani fuori terra non comunicanti con piani interrati.
* Trasporto: i veicoli con impianto a GPL, nel caso di trasporto via mare con traghetti, vanno dichiarati al momento della prenotazione del viaggio, è altresì importante informare gli ufficiali addetti all’imbarco dei mezzi, che provvederanno a collocare il veicolo in un luogo riservato alle autovetture con impianti a GPL.
* Durata delle bombole: il serbatoio contenente GPL per auto-trazione deve essere sostituito dopo 10 anni dalla data di collaudo e le operazioni di smontaggio, rimontaggio e collaudo devono essere eseguite da un’officina autorizzata, dove verrà installato (secondo richiesta delle norme vigenti) un serbatoio con apparati di sicurezza rispondenti alla ECE/ONU 67-01 e di conseguenza la vettura sarà abilitata a parcheggiare anche al primo piano interrato.

Fonte: http://it.wikipedia.org

 


 

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